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Anima In Technicolor

Anima In Technicolor

Anima in technicolor – Progetto pensato, studiato e ideato da René Ciampa

Anima in Technicolor. L'immagine rappresenta me con in mano un quadro

Anima in Technicolor – Un mix di colori dalle tonalità e sfumature particolari che raramente si possono creare con le classiche tecniche di colorazione. La pittura intuitiva, quella che ho iniziato a sperimentare grazie all’artista Antonietta Righetti che non molto tempo ha voluto che io le lasciassi questa intervista. Nel tempo, questo nuovo modo di vedere la pittura mi ha aiutata a pensare a questo progetto.

La scelta del nome – Anima in technicolor

Perché ho scelto come titolo proprio questo? La risposta più semplice che io possa darvi è che quando “imbratto le tele” lo faccio con l’anima. Mi faccio trasportare dalle sensazioni del momento. E perché ho aggiunto la parola “Technicolor“?

Non è un caso. Di motivi ne ho ben due:

Per prima cosa ho voluto coniugare la mia arte/creatività – in questo caso i miei astratti – con la smoderata passione di mio marito che ha nei confronti della pellicola cinematografica del cinema e delle vecchie sale.

Il secondo motivo è il Technicolor che –psicologicamente parlando – mi affascina parecchio. Fino a qualche tempo fa non ero a conoscenza di una cosa e dunque mi sono fatta una domanda che ora rigiro a voi cari lettori: Secondo voi, i colori, nel cinema sono messi lì per caso? La risposta è NO e l’ho scoperto facendo una ricerca accurata sulla materia.

Lo Studio per “Anima in Technicolor”

Studiare la materia non è stato così semplice. Non sono del campo cinematografico, non so come funziona durante le riprese di un film, le luci, i colori, gli abiti di scena. Niente di niente. Ci ho impiegato circa due mesi per capire e comprendere almeno quella minima parte su come funziona.

Chi ha visitato la mia mostra, mi ha chiesto se i quadri che avevo dipinto, fossero stati ispirati dai film che avevo menzionato su ogni tela. Chiaro che no, non li ho pitturati in base ai film.

I quadri sono nati diversi mesi prima che io decidessi di intraprendere questo progetto.

Sono nati in un momento in cui era quello giusto per far vibrare la mia anima e far uscire quello che avevo dentro.

No Name

Uno di loro in particolare, (che non ha né titolo né nome del regista ne periodo) mi ha dato quella scossa interiore che ha iniziato a farmi pensare ad un film, un Horror per l’esattezza.

Questo è stato il motivo per la quale io non ho voluto scrivere il titolo per non ledere la sensibilità altrui, visto che la mostra era aperta a chiunque volesse visitarla.

No Name

Immagine 1 di 10

"No name" era il suo nome. Chi ha visitato la mostra, ha voluto dargli una sua interpretazione che potete leggere nella pagina dedicata "invito alla riflessione"

Era il colore e l’emozione che mi riportava a quel tipo di film. Ora non vi sto a dare ulteriori dettagli ma il concetto è questo.

Man mano che sfogliavo i miei quadri (sono fogli di tela e non quadri con struttura) riuscivo ad immaginare scene di altri generi che spaziavano dal drammatico al fantasy tant’è che, lo posso dire ad alta voce: Lo studio dei colori e sul loro significato in ambito cinematografico è un lavoro lungo ma molto divertente.

Si scoprono certi titoli che non immaginavi nemmeno l’esistenza.

Non perdetevi L’invito alla riflessione che ho inserito e riguarda uno dei quadri contenuti in questa galleria.

Un po’ di storia sul technicolor la potete trovare a questa pagina:

Storia del Technicolor

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