…e l’importanza del valorizzare la persona
Egli era un genio – vale a dire, un uomo che compie in modo superlativo e senza sforzo qualcosa che molte persone non riescono a fare neppure con il massimo impiego delle loro capacità.
(Robertson Davies)
Origami D’autore, ma cosa significa?
Secondo il mio pensiero e probabilmente anche quello di molti altri colleghi, quando si inizia a piegare un foglio di carta non sempre se ne conosce il vero valore.
Chi piega per la prima volta, non parte dal presupposto che ciò che stiamo piegando sia frutto di intuito, di un’idea, di un progetto e genialità di una persona che dell’origami ne fa una sua fonte di benessere.
Diciamolo una buona volta, anche economica e morale.
Io personalmente, iniziai con origami tradizionali, tipo la gru, la rana, il pesce ecc. ecc. che, oltre ad essere semplici, si possono insegnare anche ai più piccoli.
Questi tre menzionati da me hanno anche un significato ben preciso che potrete scoprire strada facendo.
Per esempio, la gru è simbolo di pace. Un dono prezioso sia per chi la dona e per chi la riceve.
Cosa si nasconde dietro al pensiero comune?
Purtroppo, c’è questo pensiero comune che l’origami sia solo un pezzo di carta, insignificante e di poco valore. Sempre dietro a questo pensiero, si nasconde anche il fatto che un origamista non abbia abbastanza esperienza per cui vale la pena pagarlo ogni qual volta gli venga chiesto o commissionato qualcosa.
Certo è piegato con la carta.
Forse non vi siete mai chiesti se chi lo ha piegato ha utilizzato parte del suo tempo che magari poteva utilizzare in altro modo, per una persona più importante, per esempio. Secondo me è proprio questo il problema.
Non saper dare il giusto valore al tempo di chi per passione e anche per lavoro, crea, piega e dispiega un origami o un’opera d’arte fatta di carta. Soprattutto quando un origami viene commissionato; “tanto è solo carta” ed è la classica frase che viene detta da chi non sa cosa significa “Origami”.
No, non è solo carta. Il mio tempo è prezioso quanto il vostro e di certo io personalmente non lo “regalo”, o meglio, se voglio regalarlo, decido io a chi e in che modo. Che vi piaccia o no, ci sono anni di esperienza dietro ad ogni singolo modello. – Origami d’Auto
Un esempio di Origami d’autore
Per dirne uno, Paolo Bascetta ne è un esempio. Io ho piegato alcuni dei suoi modelli, tipo questo: Cuore Alato di Paolo Bascetta. Dunque, io personalmente evito di farmi commissionare modelli d’autore. Non perché non voglia, anzi. Bisogna prima capire una serie di cose prima di procedere:
Chi commissiona qualcosa, dovrebbe conoscere le “regole del gioco” e deve essere in grado di comprendere ciò che ho scritto fino ad ora e semmai dovessi piegare un origami di altri autori, commissionato, prima devo interpellare l’autore/artista e se mi dà l’ok, nel compenso che io chiederò, devo includere -come giusto che sia- la sua parte. Faccio anche un riferimento alla legge che cita: “…Parlando di proprietà intellettuale, quindi, si fa riferimento all’apparato di principi che mirano alla tutela degli autori e dei i frutti dell’ingegnosità e dell’inventiva umana…” Per leggere il testo completo potete andare su questo sito.
Questo significa dare valore all’idea, all’ingegno di chi lo ha inventato e non trovo giusto prendersi la “paternità”, il “merito” di idee degli altri.
Questo dà valore alla persona e all’esperienza della stessa.
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