Life bends you like an origami, if it wants to…
Perché tu, se vuoi, pieghi un origami come se fosse la tua vita – Cit.
Because you bend an origami as if it was your life, if you want to.
“Perché la vita, se vuole ti piega come un origami…”
Ecco da dove nasce l’idea. Poi, naturalmente, tutto sta a concretizzare anche se talvolta non è semplice concretizzare qualcosa e questa in particolare non è stata per niente facile. Ma di che idea sto parlando? Quella di pubblicare il mio primo libro che parla della mia passione principale. Sto parlando di “To My Art origamistic World“.
La nascita e la pubblicazione di “To my Art-Origamistic World” sono state due fasi abbastanza faticose:
è stato un po’ come far nascere un figlio. In verità non ho figli, quindi non voglio fare questi paragoni, ma credo di poter dire che è stata una “gestazione ed un travaglio” abbastanza lungo e sofferto.
La prima fase è prepararsi mentalmente e leggere svariati consigli pratici su come poter disegnare i vari diagrammi. Uno dei programmi migliori, consigliati dai grandi esperti del settore, è “Inkscape” che ho più o meno imparato ad usare, si studia la proporzione di ogni singolo passaggio ed infine, dopo essermi spaventata per ciò che mi attendeva, mi sono preparata ad un’avventura nuova partendo proprio dall’idea.
Ma ora, partiamo dal principio.
L’idea
L’idea nasce da quella frase che ho scritto tra le prime pagine del mio libro: “Perché la vita, se vuole ti piega come un origami…” ed è questa la vera motivazione che mi ha spinta “oltre”. La vita con me è stata molto severa, non bastava la mia disabilità altamente invalidante ma ha voluto infierire con altri colpi bassi. In sostanza, mi ha piegata come una gru origami.
È stata una vera e propria provocazione a cui non potevo rispondere diversamente da come ho fatto: ho iniziato a piegare origami come se ognuno di loro fossero stati la mia vita.
Mentalmente mi son risollevata, adottare questa strategia difensiva mi ha aiutata a sopportare e supportare il malessere che avevo in atto.
Gli Origami – Perché la vita, se vuole…
Come già sapete, amo piegare fogli di carta e col tempo, da alcuni anni ad oggi, ho inventato/creato diversi modelli. Dal nulla sono nati: il pipistrello, il doppio cuore e tutti quelli contenuti in questo libro. Non solo, la lista di origami che devo ancora diagrammare è abbastanza lunga e stanno lì in attesa.
Per prima cosa, ho dovuto capire se i modelli avessero già un “papà” o una “mamma”. Per capirlo, in questi casi si fa solo una cosa: condividere la foto di ogni modello piegato sulle pagine social a cui sono iscritta che sono dedicate agli origami, chiedere se qualcuno per caso avesse già visto quei modelli e se sì, farsi lasciare il nome dell’inventore. Dopo questo, l’unica cosa da fare era avere pazienza ed aspettare.
Rimasi in attesa diversi giorni, leggevo commenti e spesso mi dicevano “bello”, “complimenti”, “brava”; capitava anche che qualcuno mi dicesse che tale modello era già stato inventato così dopo un po’ scartavo quelli già inventati e prendevo la paternità degli altri.
Solo per un modello decisi di contattare la sua “mamma”, avevo bisogno di un confronto, in realtà non so perché l’ho fatto ma è andata così…
No, non voglio fare spoiler, se volete, la storia di questo origami in particolare la trovate nel libro.
I diagrammi
Innanzitutto, sapete cosa sono i diagrammi di un origami?
I Diagrammi non sono altro che le istruzioni disegnate anziché scritte, per dar vita ad un foglio completamente liscio fino a farlo diventare un modello, che sia una gru, una rana o qualsiasi altro animale oppure un oggetto.
Una volta che ho accertato che i modelli fossero davvero i miei, ho iniziato a disegnare i diagrammi. Eh, credetemi, in verità è più semplice piegarli da zero che disegnare le istruzioni. Avrei potuto contattare alcune persone che lo fanno da moltissimi anni, ma così facendo non so se avrei mai imparato, certo è che una mano non guasta, nel mio caso due mani che sono state fondamentali.
Una mano di Francesco e una di Luca.
Con pazienza
Mi sono armata di pazienza, di Inkscape e di tante ore soprattutto serali/notturne che a volte andavo a dormire alle 4 della mattina per finire una parte di diagramma; a volte sbattevo la testa contro il muro perché non riuscivo e per fortuna solo in rare occasioni, volevo rinunciare.
Mio marito è stato fondamentale in questo progetto, mi ha spronato nel continuare ed ha cercato di tirarmi su facendomi le foto per il libro, difatti quelle della copertina Fronte-Retro sono state scattate da lui.
Mi ci son voluti dai due ai tre mesi per disegnare un paio di origami contemporaneamente a partire dal mese di settembre 2019. Grazie all’aiuto di Francesco che mi correggeva (a voce) man mano alcune piccole imperfezioni e Luca che mi testava i modelli dopo averli disegnati.
Mi mancava però qualcosa, l’internazionalità. Già, perché il titolo è inglese e io sono italiana, quindi ho voluto contattare una mia amica che mi aiutasse a tradurlo nonostante io mi fossi già portata avanti con alcuni traduttori online. Ma volete mettere una traduzione fatta da una persona e fatta da un software on line?
Ringraziamenti
Finito il lavoro tecnico, è andato in grafica e due gentilissimi amici che non so ancora come ringraziare, Chiara e Riccardo, hanno svolto il lavoro di grafica, partendo dalla copertina fino all’ultima pagina del libro. Miriam è stata non solo un’amica, ma la persona che mi ha tradotto il libro in inglese.
Insomma, è stato un bel lavoro di squadra.
Un GRAZIE va anche a Eurosuole SpA di Civitanova che ha creduto nel mio progetto.
Ad ottobre del 2020 è andato in stampa e….
Me lo ricordo ancora quando arrivarono le mie copie a casa…
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