Sera. Il prato è un mare calmo,
le mucche che ondeggiano verso le stalle
sembrano tante barche che rientrano al porto.
(Fabrizio Caramagna)
Storia di una mucca in mezzo alla strada – Tratto da una storia vera. Le montagne sono belle, silenziose e infondono calma e riposo mentale. Non c’è niente di meglio di questi luoghi. Di qua e di là si scorgono pascoli di pecore, mucche e cavalli.
I cani e i Peter de noi altri, che controllano i greggi ci sono ma non si vedono quindi meglio usare cautela.
Mucca muuu
Ammirare la bellezza della natura e basta senza cercar di infastidire le bestiole che stanno lì per fatti loro.
Le strade di montagna
Poi ci sono le strade di montagne che non sono così grandi e che qualcuno le utilizza pensando di essere al circuito di Monza, noncurante dei vari cartelli di attraversamento animali. “Tanto non attraversano le strade gli animali, i cartelli li mettono solo per non farci correre e noi corriamo lo stesso”. Penso sia questo il pensiero comune di chi se ne frega e sfreccia a velocità elevata su strade come quelle di Sassotetto o Bolognola, mettendo a rischio, non solo la loro vita ma anche quella degli altri.
Per fortuna queste strade hanno dei piccoli spazi dove fermarsi, per riposare, per far riposare la macchina e per scattare qualche foto. Fermi sul ciglio della strada scattavamo foto a quel cielo azzurro che finisce quando incontra ed abbraccia i grandi prati verdi.
Così abbiamo fatto noi, in una delle uscite che ci siamo prefissati di fare almeno una volta a settimana. E in quest’ultimo giro, la nostra fortuna è stata avere i riflessi pronti perché, a pochi metri della curva appena svolta c’era una mucca in piedi che occupava tre quarti di corsia.
La Mucca
Ci siamo fermati a diversi metri da lei, non solo per constatare la maestosità di quell’animale, alto più della macchina, con due corna grosse e lunghe almeno settanta centimetri l’una (forse anche più lunghe) e un girovita che mi ha fatto pensare a: “questa mucca mi sa che è gravida, vista la panza e le mammelle penzolanti che si ritrova, ma potrei anche sbagliarmi” ma soprattutto perché era doveroso fermarsi, non potevamo passare nemmeno se volevamo farlo. Lei non si muoveva, ci guardava e noi non dovevamo fare né un metro di più e né nessuna mossa, tipo scendere dall’auto o suonare il clacson o altro. Se una mucca, magari infastidita da qualcosa, perdesse la sua calma (con quelle corna che si trova) non so cosa potrebbe accadere.
Dopo qualche minuto questa mucca distoglie lo sguardo da noi, volta la testa, la alza e muggisce. Si gira e se ne va via nel campo vicino. Noi ripartiamo contenti per come sia andata, abbiamo atteso ed è andata bene ma poco più avanti, altre due/tre mucche e un vitello, si tolsero dalla strada che pocanzi stavano occupando allegramente e si dileguarono tra i campi. Solo una di loro si fermò a mangiucchiare sul ciglio della strada, quella che sta sulla foto della copertina di questo articolo. (foto fatta al volo dall’auto)
Il mio pensiero
Secondo il mio pensiero, la prima mucca, col suo muggito, ha avvertito le altre che un “pericolo” si stava avvicinando a loro. (Il pericolo, in quel momento eravamo noi).